Et voilà, basta un po’ di cipria e ci ritroviamo i NO GLOBAL sponsorizzati anche dal nostro Comune.
Pare che sia in discussione, da parte della nostro Consiglio Comunale (sapete, quell'organo che deve rappresentare tutti i Cittadini ) l’adesione ad una “associazione” al costo Euro 2000 l’anno.
(http://www.nuovomunicipio.org/documenti/tabella1.pdf)
La quota di per se non pensiamo vada a ledere più di tanto le già "esigue" casse del nostro Comune, ma vorremmo capire e fare alcune considerazioni a tale proposito.
Nello statuto della “Associazione Rete Nuovo Municipio”, non troviamo nessuna esplicita dichiarazione di apartiticità ed apoliticità , si desume pertanto, visti gli argomenti trattati, che questa sia una associazione politica.
A questo punto ci domandiamo, ma questi chi sono ?
Ma che vogliono a parte i nostri soldi ?
Forse che il nostro Comune pensa di sponsorizzare neo partiti politici di sinistra ?
Ma questo è illegale, un Comune non può finanziare partiti politici ne tanto meno associazioni a fini politici, cosa che invece….
Non pensiamo che in Comune siano talmente stolti da rischiare una denuncia alla Corte dei Conti.
Non ci credete che sia un vero movimento politico ?
(http://home.rifondazione.it/dettaglio_dip.php?id=1825&a=7)
Ma c’è dell’altro il nostro ex Sindaco Enrico Brambilla ne faceva parte già nel 2004 sottoscrivendone la carta d’intenti, se l’ha fatto a titolo personale problema suo ma che si sia firmato come “Sindaco di Vimercate”
…come Vimercatesi non l’approviamo, anzi ci indigna!
(http://nuovomunicipio.org/firmatari.htm)
Analizzando la Carta d'Intenti dell'associazione, non possiamo far altro che disapprovare ogni suo
contenuto, in quanto, atto a costituire una diversa forma di democrazia antagonista al nostro ordinamento Costituzionale.
Riportiamo per inciso dalla Carta d’intenti della associazione:
( ...in rosso i passaggi salienti del documento ...in verde i nostri commenti)
“CARTA D’INTENTI
Approvata nell’incontro costituente di Empoli l’8 Novembre 2003
Art 1 ………….
...Nel processo costitutivo che ne è seguito si è deciso di fare un passo avanti e di operare uno spostamento di attenzione: dall’adesione ai progetti, dalla condivisione di orientamenti alla loro traduzione in politiche territoriali e sociali, dalle intenzioni alle realizzazioni concrete.
Questo passo in avanti non può essere il compito di un gruppo di intellettuali o di un singolo raggruppamento politico, ma deve essere il risultato di una discussione collettiva profonda e di un impegno organizzativo che deve coinvolgere i comuni stessi, i tecnici, gli operatori, gli intellettuali, le associazioni, i politici, i militanti impegnati in questo progetto.”
Questo significa che la Giunta non conta più nulla e le sue decisioni devono essere di volta in volta discusse ed approvate da questa fantomatica rete sociale (rete organizzata dalla associazione), in parole povere consegniamo il nostro Comune in mano ad un gruppo di persone che vedremo dopo chi.
“……”.
2. Il Nuovo Municipio è una diversa e più avanzata forma della democrazia, un diverso sistema di relazioni tra governo locale, territorio e società.”
La forma e le modalità di espressione della Democrazia nel territorio dello Stato Italiano è esclusiva della nostra Costituzione. Altre forme di democrazia possono essere considerate “Anarchia verso lo Stato”
“Esso è in particolare:
- promozione di un rapporto tra democrazia diretta e rappresentanza, attraverso l’attivazione di istituti intermedi di partecipazione alle decisioni strategiche e alle politiche e azioni concrete dei governi locali;
- un’alternativa al governo gerarchico del territorio e al centralismo autoritario, come sviluppo di autogoverno locale in rete (municipalismo federato e solidale);”
Alternativa al Governo gerarchico ?
Con questa affermazione della carta d’intenti di questa associazione si tende a sottolineare la necessità di modificare gli attuali Organi Costituzionali, non si può avere la loro modifica o la sostituzione senza determinare un mutamento dello Stato, in quanto la loro struttura è interamente dettata dalla Costituzione.
“… mobilitazione di energie sociali escluse o non valorizzate dallo stato e dal mercato, dando spazio e rappresentanza agli attori sociali più deboli negli istituti partecipativi.
Il Nuovo Municipio, oltre che una diversa forma della democrazia, è anche democrazia sostanziale, includente, attiva, scritta nelle azioni buone e positive effettivamente condotte,
nelle iniziative efficaci e socialmente condivise di trasformazione della società locale.
Ciò comporta che gli enti locali aderenti (comuni, circoscrizioni di grandi comuni, reti o unioni di comuni, circondari, comunità montane, province) si impegnino ad attivare costituenti di processi partecipativi strutturati, inserendo gli obiettivi e le modalità del processo nei propri statuti.
I comuni e le reti sono inoltre impegnati nell’apertura di ogni possibile spazio pubblico e di ascolto, supporto e confronto con le esperienze di auto-organizzazione dei soggetti sociali nel territorio, considerando i conflitti come possibili generatori di partecipazione e di democrazia.”
Praticamente apriamo un bel centro sociale e Vimercate !
“Il Nuovo Municipio ripudia la guerra e ogni altra forma di violenza esercitata nei confronti di Stati, popoli, gruppi etnici e singoli individui; promuove e persegue la cultura della pace, della cooperazione e della solidarietà tra i popoli ed assume la diversità di sesso, cultura, convinzioni ideali e religiose come valori e risorse sulle quali costruire la propria attività.”
Nessuno è contrario alla solidarietà tra i popoli ma noi difendiamo la nostra identità e i nostri valori culturali. I nostri "ospiti" sono tenuti al rispetto delle regole, almeno quanto noi!
“3. L’orizzonte ed il contenuto di governo del Nuovo Municipio indicano un’altra prospettiva di “sviluppo” inteso come valorizzazione dei caratteri distintivi del territorio e attivazione delle energie endogene dei soggetti locali auto-organizzati.
I progetti di trasformazione locale auto-sostenibili si oppongono alla subordinazione e
all’unificazione nel mercato unico mondiale del neoliberismo. Il Nuovo Municipio è
difesa delle diverse vie di sviluppo, e valorizzazione delle differenze biologiche, ambientali, socioeconomiche e culturali.”
- In tre parole: SIAMO NO GLOBAL
“I comuni e le reti di comuni si impegnano quindi a porre al centro della discussione nei processi partecipativi strutturati questioni sostanziali di scenari di futuro condiviso fondati sull’auto-valorizzazione delle risorse locali, ed elementi di alternative nelle direzioni indicate.
4. Qualora il contesto politico-istituzionale del governo locale non attivi e non favorisca le
pratiche e i principi del Nuovo Municipio, diviene diretto referente della rete quel tessuto
di iniziative dal basso, di cantieri sociali di trasformazione esistente in molti territori. In
questi casi è quindi una sorta di Contro Municipio organizzato dal basso che viene messo
all’opera da parte di associazioni, soggetti sociali, comitati, comunità di base. Faranno dunque parte della Rete dei Nuovi Municipi anche i “nuovi Contro Municipi organizzati dal basso” per i casi nei quali la rete di iniziative e di progettualità sociale sia profonda ed estesa.”
Se il Comune non fa quello che dicono, loro organizzano il ControComune !!! (vedi Genova)
“…..
decisionali, l’impegno al passaggio necessario delle politiche attraverso la produzione sociale delle stesse nei nuovi istituti partecipativi. In ogni caso il processo partecipativo non dovrebbe limitarsi alla redistribuzione delle risorse pubbliche disponibili, ma deve riguardare le scelte che producono nuova ricchezza per renderla socialmente disponibile.
Azioni territoriali e sociali
1. Il Nuovo Municipio coinvolge gli abitanti e la molteplicità degli attori sociali nel riconoscimento e nella valorizzazione del patrimonio territoriale e sociale (risorse ambientali, del paesaggio, del territorio storico, della cultura locale) facendone la leva per la produzione di nuova ricchezza durevole e per l’attivazione di scenari di sviluppo autocentrati, fondati sulla messa in valore delle peculiarità produttive, culturali, ambientali di ogni singolo luogo.
Attivando energie economiche e sociali locali che consentano maggiore autogoverno, il
Municipio contrasta il neocentralismo statale e regionale e la conseguente sottrazione…”
Ma questa è ANARCHIA !
“. Il Nuovo Municipio attiva cantieri sociali di trasformazione urbana nei quartieri e nelle periferie con lo scopo di:
- contrastare la condizione di perifericità ed emarginazione, ricostruendo lo spazio pubblico attraverso la “gestione creativa dei conflitti” negli spazi contesi della città (spazi sociali, strade e piazze, ecc.), attivando attraverso la partecipazione luoghi di costruzione di un nuovo rapporto tra istituzioni, movimenti e società, realizzando un rapporto positivo con le forme di resistenza, dissenso e conflitto sociale;
- attivare strategie positive di soluzione politica e non repressiva ai problemi evidenziati
dalle mobilitazioni di base e dei movimenti come auto-recupero, auto-costruzione,
consolidamento dei luoghi alternativi di socialità e auto-organizzazione e occupazioni;
- attivare politiche urbane di valorizzazione della città delle differenze (età, genere,
cultura, provenienza geografica, linguaggio, stile di vita, preferenze sessuali, ecc.).”
- Scusate abbiamo sbagliato, il centro sociale non è uno solo sono decine, quello dei vecchi e giovani di sinistra, quello degli alternativi, quello degli universitari quarant'enni, quello degli stranieri, quello che dice le parolaccie, quello che non si lava, i gay, ecc… proprio una bella trasformazione urbana, …e guai a contrastarci caro Comune che ti faccio il ControComune…..
“3. Il Nuovo Municipio riconosce il ruolo pubblico nella produzione e gestione dei servizi e dei beni fondamentali della riproduzione della vita (acqua, energia, beni ambientali, sanità, istruzione) contrastandone la gestione privata secondo logiche di profitto; individua a questo fine forme di controllo e di gestione sociale, riattivando saperi e tecniche locali, per superare il gigantismo dei grandi apparati aziendali (pubblici e privati) sovradimensionati e senza legami con il territorio, in favore di reti produttive a carattere sociale e etico.
4. Il Nuovo Municipio collabora con le iniziative auto-promosse dagli abitanti, con il mondo associativo, il terzo settore, le imprese sociali, i nuovi agricoltori che valorizzano l’ambiente e la qualità dell’alimentazione, per la produzione e la gestione di beni e servizi di pubblica utilità (salvaguardia idrogeologica, qualità ambientale e del paesaggio, manutenzione e riqualificazione urbana, servizi sociali e assistenziali, attività sociali ecc.), attivando a questo scopo finanziamenti pubblici e privati.
Tale collaborazione si muove in una logica di non sostituibilità, di integrazione ed
implementazione dei beni e dei servizi pubblici fondamentali.
4
5. Il Nuovo Municipio assume come orientamento generale una politica di redistribuzione
del reddito a favore delle fasce meno abbienti attraverso sia una forte progressività delle
imposte e dei tributi, sia lo sviluppo del sistema dei servizi sociali.
Scusate ragazzi ma qui c’è qualcosa che non va … come fai a ridistribuire aumentando le tasse ?? Che fa il Comune deve anche pagare chi non lavora ed occupa il centro sociale ….
6. Il Nuovo Municipio si impegna a condurre una battaglia contro il sistema esistente di
mobilità delle persone e delle merci fondato sull’automobile e sul traffico privato
motorizzato, attraverso la sperimentazione su larga scala di forme ambientalmente sostenibili di trasporto collettivo e lo sforzo teso a ridurre, attraverso il rafforzamento di reti di insediamenti tendenzialmente auto-centrati, gli spostamenti pendolari di massa. Certo potremmo buttare giù tutto, e costruire una bella città policentrica modello
7. Il Nuovo Municipio è impegnato in un programma contro la povertà e l’esclusione sociale, in particolare sui problemi della casa e dell’immigrazione, attraverso progetti sperimentali integrati e una mobilitazione intensa e continua di risorse finanziarie ed umane.
Il Nuovo Municipio si impegna in una politica di accoglienza, di riconoscimento delle diversità e nella promozione di forme di cittadinanza inclusive a livello culturale, di genere e di generazione, in questo senso a partire dal riconoscimento dei pieni diritti di cittadinanza politica con il diritto di voto, il diritto all’elettorato amministrativo attivo e passivo per i residenti non cittadini.
Praticamente puoi venire in Italia da qualsiasi paese, non ti porti i documenti, poi forse li trovi, dormi nel centro sociale, ti fai dare i soldi dal Comune (altrimenti ti organizzi per fare il ControComune), e poi vuoi anche votare …..
(Benvenuto in Italia) مؤسسة وللايطاليا
Il documento e le informazioni a riguardo continuano, ma pensiamo per ora che sia sufficiente….
Faremo tutto ciò che la Legge ci permette per fermare questa decisione del Comune a tutela dei diritti delle famiglie e dei singoli Cittadini e della cultura di Vimercate e del nostro Paese.
La Destra Vimercate
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